Manutenzione delle cabine Bassa Tensione e Media Tensione

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Progetto di norma CEI C.943

Questo progetto di Norma, preparato dal Comitato Tecnico 0 del CEI, nasce dall'esigenza dell’Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG)  di farvi riferimento nella Delibera 247/04, dove, all’articolo 7 si raccomanda “
al Comitato Elettrotecnico Italiano il proseguimento dell’attività di armonizzazione e aggiornamento di norme e guide tecniche in grado di favorire un rapido e esteso processo di adeguamento degli impianti di utenza ai requisiti tecnici indicati nell’Allegato A, con riguardo anche alla corretta esecuzione della manutenzione degli impianti dei clienti finali e altre utenze alimentati in alta e media tensione, riferendo periodicamente all’Autorità in merito all’avanzamento di tali attività di normazione”.

Per questo motivo, la preparazione del documento normativo si e' avvalsa dei suggerimenti dell'AEEG. La Norma riguarda però anche gli impianti di cabine elettriche MT/BT che non rientrano tra quelli oggetto degli indennizzi automatici previsti nella Delibera 247/04, infatti i partecipanti alla stesura del testo hanno unanimemente convenuto che la manutenzione degli impianti suddetti deve essere comunque attuata per evitarne il deterioramento con conseguenze negative sotto ogni profilo e che non fosse opportuno, perciò, dare un erroneo segnale ai proprietari di impianti diversi da quelli oggetto degli indennizzi automatici previsti dall'AEEG.

La Norma sulla manutenzione delle cabine elettriche MT/BT diventerà un caso particolare della Norma CEI 11-27 "Lavori elettrici" a cui fa continuo riferimento per tutto ciò non esplicitamente espresso.

La manutenzione a cui fa riferimento la norma, riguardano gli interventi da effettuare su tutte le apparecchiature e i componenti sia Media Tensione che Bassa Tensione installati nelle cabine (comprese le verifiche sui servizi funzionali quali batterie di accumulatori, gruppi elettrogeni, etc.), ma non riguardano le verifiche previste per legge, ad esempio le verifiche dell’impianto di terra ai sensi del DPR 462/01.

Per manutenzione delle cabine MT/BT vengono intesi:

  • Gli interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi, che comunque non modifichino la struttura essenziale dell’impianto o la loro destinazione d’uso;
  • Gli interventi, con rinnovo o sostituzione di sue parti, che non modifichino in modo sostanziale le sue prestazioni, che siano destinati a riportare l’impianto stesso in condizioni ordinarie di esercizio e che richiedano, in genere, l’impiego di strumenti e attrezzi particolari, di uso non corrente;

Non vengono invece inseriti come interventi di manutenzione quelli attinenti alla costruzione di nuove parti, di trasformazione ed ampliamenti di impianti di cabine MT/BT, e nemmeno le manovre di esercizio e messa in sicurezza necessarie per poter eseguire gli interventi suddetti.

I lavori di manutenzione si configurano come veri e propri lavori elettrici e devono quindi essere eseguiti in base alle norme CEI EN 50101-1 e CEI 11-27.

La norma distingue due figure che possono agire per lavori di manutenzione:

  • il primo è il manutentore che è colui che ha la responsabilità degli interventi tecnici e gestionali effettuati e della sicurezza con la quale si svolgono; può esso stesso effettuare operazioni manutentive manuali e/o strumentali. Il manutentore deve possedere i requisiti previsti per il Preposto ai Lavori (PL)
  • Il secondo è l’addetto alla manutenzione che è colui che, subordinato al manutentore, può effettuare operazioni manutentive manuali e/o strumentali sugli impianti in cabina. L’addetto alla manutenzione che agisce sulle parti elettriche deve essere Persona Esperta (PES) o Persona Avvertita (PAV), mentre l’addetto alla manutenzione che non esegue lavori elettrici può essere una Persona Comune (PEC).

Le verifiche che vengono effettuate a scopo manutentivo comprendono esami a vista e controlli, anche strumentali, volti ad accertare sia la corretta funzionalità delle apparecchiature facenti parte dell’impianto elettrico di cabina, sia l’integrità delle parti non elettriche.

L’impresa che partecipa e vince appalti per occuparsi di manutenzione nelle cabine deve essere abilitata e quindi possedere i requisiti previsti all’articolo 2 della legge 46/90. A maggior tutela del committente, la norma gli raccomanda di esigere che l’impresa manutentrice dimostri la propria professionalità e quella specifica dei propri addetti alla manu tenzione con le stesse modalità riportate nella norma CEI 11-27 per i lavori elettrici: questo per evitare la famosa “culpa in eligendo” da parte dell’impresa appaltatrice dei lavori, cioè la colpa di colui che non sceglie in modo oculato i propri collaboratori.

Il lavoro di manutenzione effettuato deve essere opportunamente documentato attraverso la compilazione di una serie di schede contenenti in generale, le seguenti informazioni:

  • L’anno in cui si è svolto l’intervento;
  • Il numero della cabina Media Tensione/Bassa Tensione;
  • Il numero progressivo della scheda;
  • L’elemento, apparecchiatura/componente da esaminare a fini manutentivi;
  • La descrizione sintetica delle verifiche effettuate/da effettuare sull’elemento considerato;
  • La periodicità con la quale deve essere effettuato l’intervento manutentivo;
  • La data dell’intervento;
  • La firma del manutentore e/o dell’addetto alla manutenzione;
  • Eventuali annotazioni

Le suddette schede andranno conservate per un tempo almeno pari alla periodicità maggiore prevista fra tutte quelle indicate nel pacchetto di schede manutentive.

Allo scopo di facilitare il compito dei manutentori di cabine MT/BT, la norma propone a titolo di esempio una serie di schede che, sinteticamente, elencano le verifiche, gli interventi e le periodicità minime necessarie per l’esecuzione delle operazioni di manutenzione. Le schede presentate sono quindi solo indicative delle verifiche e degli interventi minimi da eseguire in cabina e possono pertanto essere integrate con altre voci non presenti o non utilizzare voci che non fanno parte dell’impianto oggetto della manutenzione. E’ ovviamente possibile, per il manutentore, anche creare schede diverse da quelle indicate, sia per numero che per tipologia.

Ad ogni modo la norma presenta 11 schede relative a: esame del fabbricato, sezionatori - sezionatori sotto carico Bassa Tensione e fusibili Media Tensione, trasformatore in olio, trasformatore a secco, quadro Media Tensione, quadro Bassa Tensione, interruttore ad olio ridotto, interruttore in SF6, sganciatori elettromagnetici ed elettronici, gruppo elettrogeno, impianto batterie.